Un velivolo di addestramento italiano che il mondo ci invidia.
L’ MB-339 PAN MLU (AT-339A) costituisce una diretta conseguenza evolutiva sugli aspetti aerodinamici e sulla filosofia operativa e costruttiva di base legati al famoso ed efficace addestratore a getto MB-326, in servizio all’epoca in tutto il mondo.
La configurazione generale dell’ MB-339A combacia quindi, con il desiderio di allora della casa costruttrice di realizzare un addestratore a getto completamente allineato con le ultimissime specifiche riguardanti la visibiltà, le performance, la manegevolezza e l’ equipaggiamento… e dove la grande semplicità e il basso costo, sono mantenuti per fornire il migliore costo/beneficio nel ruolo di addestratore basico a getto.
Nella primavera del 1981 il Ten.Col Gallus e il Cap. Montanari insieme con i due collaudatori dell’ Aermacchi Bonazzi e Durione diedero il benestare per l’MB-339 dopo aver scartato come ipotesi iniziali il G-91T e il G91Y.
La versione P.A.N. per l’attività acrobatica specifica ebbe così i comandi addolciti, un impianto fumi insito all’interno della fusoliera come quello del G-91 PAN, la rimozione in configurazione DISPLAY delle taniche di estremità alare, per consentire una maggiore manovrabilità, un’aumentata velocità di rotazione ed una migliore visibilità laterale per i voli in formazione. La rimozione delle taniche di estremità alari comportò l’aggiunta di contrappesi che vennero inseriti nelle estremità delle ali e la copertura delle estremità medesime. L’operazione comportò una riduzione dell’ apertura alare dell’ MB-339 di circa 50 cm.
Il primo MB-339A/PAN ,MM54439,NC6598 con il numero 5 dipinto sulla coda, venne portato a Rivolto dal colonnello SALVI il 1° Marzo 1982. La prima manifestazione , con 7 velivoli, si svolse a Trapani l’ 11 Maggio sempre dello stesso anno. Il primo studio sulla possibile livrea dell’ MB339 in fase di consegna fu di Gabriele De Podestà.